Un po’ di mie notizie su “La Stampa”…

Fotografia apparsa su "La Stampa" del 30 agosto 2009
A questo link, potete trovare l’articolo che è comparso su “La Stampa”, oggi domenica 30 agosto 2009.

Per “completezza formale”, il gioco di cui si parla nell’articolo è “M-79 Ambush” di Ramtek, emulato dal Mame anche se non completamente. Potete trovare un po’ di informazioni qui.

Buona lettura!

Un saluto in una giornata un po’ strana…

Marco

Vacanza con bricolage incluso

In queste strane vacanze ove sto conducendo una vita sociale notevole pur, al momento, rimanendo nella mia bella Torino, ho capito una cosa: devo applicare il metodo informatico a bricolage e lavoretti di casa.
L’episodio capitato oggi è stato un tentativo di riparazione autonoma di una tapparella condotto con mio padre, anzi, a dire il vero, mio padre ha condotto le danze e io cercavo di fare il povero, un po’ cretino, aiutante.

Dopo circa due ore di lavoro siamo arrivati alla rimozione dei listelli che si erano guastati…tutto qui. Abbiamo provato ad agganciare il resto della struttura alla parte riparata, ma senza successo.
Ci deve essere un modo più semplice che non il casino che abbiamo fatto anche solo per sostituire i due pezzi!!!

Guarderò in rete…intanto buone vacanze a tutti e….riposatevi.

Saluti vacanzieri,
Marco

The tracks of my tears


La scintilla di questa sera è una canzone che ho scoperto la prima volta che ho visto Platoon, più o meno…20 anni fa?
E’ la scena in cui Elias, il protagonista e un po’ di gente fumano e danzano.
Fa parte della colonna sonora, ma ritorna anche in altri film come “The big chill” (Il grande freddo).

Direi che un po’ mi rispecchia…ecco a voi il testo:

People say I’m the life of the party
Because I tell a joke or two
Although I might be laughing loud and hearty
Deep inside I’m blue
So take a good look at my face
You’ll see my smile looks out of place
If you look closer, it’s easy to trace
The tracks of my tears..
I need you, need you
Since you left me if you see me with another girl
Seeming like I’m having fun
Although she may be cute
She’s just a substitute
Because you’re the permanent one..
So take a good look at my face
You’ll see my smile looks out of place
If you look closer, it’s easy to trace
The tracks of my tears..
I need you, need you
Outside I’m masquerading
Inside my hope is fading
Just a clown oh yeah
Since you put me down
My smile is my make up
I wear since my break up with you..
So take a good look at my face
You’ll see my smile looks out of place
If you look closer, it’s easy to trace
The tracks of my tears

Saluti serali,
Marco

Il servizio clienti di Fastweb aziende – prima puntata

logofastweb
Come già accennato in un post, avevo già fatto esperienza del servizio clienti di Fastweb da utente casalingo.
Teoricamente il servizio dedicato alle aziende dovrebbe essere dotato di un insieme di professionisti che dovrebbero andare oltre la frase “Spenga e riaccenda e poi vediamo”…non è così, anzi…è peggio.

Condividerò con voi la mia esperienza avuta nell’azienda precedente presso cui lavoravo e in Milestone.

Cominciamo con il primo; nei prossimi giorni ci delizieremo con i successivi. :(:(

SNMP, questo protocollo sconosciuto e vietato
Siamo nel 2006; eseguo il monitoraggio di tutte le porte dello switch che sono coinvolte nel collegamento a Internet.
Chiedo a Fastweb di abilitare l’SNMP del loro router Cisco verso un mio server, in modo da avere “sotto controllo” l’apparato.
Alle prime telefonate la gente interpellata sembra che non sappia neanche di cosa stia parlando. Dopo qualche giorno finalmente si arriva a definire questo mostro di protocollo: “il protocollo funziona, ma è lei che non ha configurato i suoi applicativi in modo corretto“, “no, il protocollo non è configurato sul router“, “è un problema del suo firewall“…e così via.
Dopo più o meno due settimane, la risposta definitiva di Fastweb: “Per regolamento aziendale, il protocollo non può essere abilitato neanche in lettura verso il cliente“.

A parte il regolamento aziendale che può essere discutibile, ma perché non l’hanno detto subito e più operatori hanno tergiversato nel dare la risposta definitiva? Almeno non buttavo via del tempo a stare dietro a questo “losco affare”.

Saluti dalla ragnatela veloce,
Marco

…l’unica ragion d’essere dell’affaire “Papi – Noemi”


Consigliata dal buon Federico, ecco una modifica della sigla di Lamù, la ragazza dello spazio.

Stupenda e geniale…nota positiva di questa domenica oltre al fatto che avrei dovuto lavorare anche oggi, ma fortunatamente ieri un grande lavoro si è concluso bene (…almeno per adesso!!).

Guardatevi Brunetta e Calderoli in che vesti sono….per chi conosce il cartone animato, vedere questo filmato sarà una pacchia!!!

Buona visione!

Un altro saluto politico,

Marco

…e abbiamo pizzicato Borghezio…


…d’altra parte non ci si poteva aspettare qualcosa di diverso da una persona che non si vergogna a andare con un disinfettante in treno a pulire i posti degli extracomunitari…Grazie per averci svelato il tuo “piano segreto” Mario!

Pensavo di essere arrugginito di francese, ma sentendolo parlare devo dire che andrò presto a fare l’esame presso l’Académie Française.

Interessante anche da vedere verso la fine del filmato lo sproloquio automatico, quasi fosse di fronte a una folla.

Queste frasi mi hanno fatto riflettere:
“Bisogna rientrare nelle amministrazioni dei piccoli comuni, dovete insistere molto sull’aspetto regionalista del movimento….certo ma ci sono delle buone maniere per non essere etichettati come fascisti nostalgici, ma come un nuovo movimento regionale, cattolico, ecc. e sotto sotto rimanere gli stessi”.

Un triste saluto,
Marco

Il Berlusca è in ogni luogo e non se ne può più…anche in Buzz!

buzzquizzonenazionale
Ieri sera finalmente ci troviamo in quattro a fare una partita a Buzz con la nuova edizione, dedicata esclusivamente all’Italia.
Per chi non lo sapesse, Buzz è un gioco a quiz per le console della Sony (PS2, PS3 e PSP); nei casi delle versioni da casa, c’è un controller particolare con quattro pulsantiere, ognuna da assegnare a ciascun giocatore.
I Relentless Software non hanno inventato nulla di rivoluzionario (nel 1984 la Suncom aveva già inventato un sistema simile per il Commodore 64, PQ: the party quiz game), però sono riusciti a costruire una immediatezza e una simpatia dei personaggi che ha permesso di creare moltissime edizioni.
C’è un però…e questo però nasce dalla fine delle partite di ieri sera.

L’ultimo prodotto, uscito opportunamente localizzato in altri paesi (vedi Belgio, Francia, Germania…e così via), sembra sia stato fatto un po’ di fretta; presentazione molto breve, minore caratterizzazione dei personaggi e qualche errore di design….ma non è ancora quella la delusione.

Al termine della partita, un premio virtuale è assegnato al vincitore con una scenetta che, solitamente, è molto carina e simpatica.
In questo caso, no…è stata veramente orrenda.

Il premio principale assegnato al vincitore è stata….”una zolla che arriva direttamente dalla villa di Berlusconi”!!!
“Sarà un caso”, ci diciamo stupefatti, “…proviamo con un’altra partita…”; va così pure per la seconda…stesso premio con una frase un po’ cambiata da parte del presentatore.

Non potevo credere ai miei occhi e alle mie orecchie…i casi sono due:
1) All’estero pensano che ormai siamo in una dittatura, il cui principale protagonista è Silvio Berlusconi – sire d’Italia.
2) Il Berlusca, pur di farsi pubblicità, è riuscito a fare un accordo economico con i Relentless e inserirsi nel gioco.

Un saluto costernato, pronto per un’altra, e forse l’ultima, settimana full di 7 giorni di vero delirio lavorativo.

Marco

Scaldare il cuore nella memoria


Ecco la frase pronunciata da Giovanna , la protagonista, mentre cammina per una Roma affascinante e autunnale; devo dire che un po’ mi manchi cara Roma.

…sento i tuoi gesti nei miei, ti riconosco nelle mie parole. Tutti quelli che se ne vanno, ti lasciano sempre addosso un po’ di sé.
E’ questo il segreto della memoria? Se è così allora…mi sento più sicura perché so che non sarò mai sola.

Vi lascio il finale del film “La finestra di fronte“, per me il miglior film di Ozpetek.

In questo momento queste sequenze fanno piuttosto effetto al mio “cuore di ghiaccio” che fatica a coinvolgersi…quindi perché non cercare di scaldarlo un po’?

Al cinema lo sguardo infinito di Giovanna Mezzogiorno troneggiava sullo schermo; personalmente direi che mi sono innamorato di questa ultima scena, nonostante ci siano intanto i titoli di coda che tolgono un po’ del romantico. Perdersi negli occhi di questa attrice è sempre un viaggio molto dolce.

Si conclude infine con “Gocce di memoria” di Giorgia…che è sempre una bella canzone.

Saluti sentimentali,
Marco