Per questi 8 giorni di vacanza (già passati purtroppo) ho scelto di portarmi dietro tre libri: Harry Potter in inglese, Gomorra di Roberto Saviano (dato che bazzicavo nei dintorni di Napoli) e questo libro che potete vedere nel post.
Tanto leggero nel numero di pagine (poco meno di 130) quanto denso di significati e riflessioni. Essendo nato nel 1974, gli anni del terrorismo sono incubi infantili e sensazioni angoscianti che ritornano a volte nei propri incubi.
La mia generazione certamente ha poco il senso di quello che è successo, quella follia collettiva che è degenerata negli anni di piombo.
Questo libro offre il punto di vista di chi ha avuto la vita segnata irrimediabilmente da quegli anni e che ne paga ancora oggi le conseguenze: i familiari delle vittime dei terroristi; non uso la parola terrorismo apposta in quanto alla fine l’ideologia di quegli anni si è manifestata attraverso delle persone ben precise. Mi ha fatto specie sapere che Sergio d’Elia, segretario alla Presidenza della Camera, fu coinvolto nell’uccisione di Fausto Dionisi. Capisco il discorso che certi errori, dopo aver scontato la giusta pena, possano essere messi alle spalle, ma da qui ad essere eletto segretario alla Presidenza della Camera e accettare, mi sembra esagerato.
Un saluto pensieroso e stanco da Napoli,
Marco