googlEfficienza

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Curioso episodio accadutomi or ora: riguardo il post sulle FS appena creato, quindi decido di “googlare” e cercare la parola “accudienza”, pensando di trovare o nessun risultato o sporadici link di errori ortografici.

Ok…la parola accudienza esiste e non è correlata ai locomotori….spulciando la prima pagina dei risultati di Google che cosa vedo:
l’immagine che ho riportato su questo post….dopo 3 minuti sono già stato intercettato e indicizzato dai google bot.
Non è veramente possibile! Chapeau a Google, ma anche un qualche elemento inquietante si introduce in questa casuale vicenda!!!
SIAMO COSTANTEMENTE OSSERVATI – ATTENZIONE.

Un saluto sospetto,
Marco

L’accudienza…e non è una canzone di Battiato

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Lunedì 17 Marzo: come iniziare bene la settimana.

Eurostar AV 9668 delle 18.43 che parte da Milano diretto alla volta della ex capitale sabauda. Il viaggio comincia lentamente sulla tratta normale e il trenino va verso casa e verso l’appuntamento importante cui dovevo partecipare. Arriva in zona Novara, si prepara a lanciarsi a 300 all’ora per la tratta di AV…vai trenino vai….vai trenino vai…..e non va.

Si ferma.

E si aspetta…minuti….dopo qualche timido, impacciato tentativo di ripartenza parte al solito volume che ti fa perdere l’udito il seguente messaggio:
Informiamo la gentile clientela che, per un guasto all’accudienza del locomotore il treno ritarderà di circa 20 minuti

Qualcuno mi può spiegare che cosa è l’accudienza di un locomotore?
Accoglienza + udienza….

Per la cronaca il treno ha poi maturato 24 minuti di ritardo (dopo i 25 minuti gli abbonati possono chiedere il rimborso della tassa medievale di due euro da pagare per ogni viaggio) seguito dai soli 10 minuti del viaggio di questa sera, 18 marzo 2008.
Che bello pensare che il ministro dei Trasporti giapponese si è dimesso dopo che il ritardo annuale complessivo dei treni è stato valutato in 15 minuti…ma questo è proprio un altro mondo.

Grazie a Dio, c’è il gruppo della Carrozza 9 che affronta con coraggio e umorismo tutte queste disavventure!

Saluti ferroviari,
Marco