Dopo “La Stampa”, “Repubblica”….il TG5!


Dopo varie tracce lasciate su quotidiani e giornali, ecco qui il servizio sulla Milestone che è passato al TG5 sabato sera.
La troupe è passata nei giorni scorsi; per l’occasione ha voluto vedere e intervistare un po’ di miei colleghi. Dulcis in fundo, mentre se ne stavano andando, hanno colto un mio collega e me in una splendida riunione davanti all’ascensore causata per mancanza di spazio.

Nel servizio c’è stata la sindrome da “Kick off” (famoso gioco di calcio per il Commodore Amiga), sbagliando praticamente tutti i nomi/titoli della Milestone….un po’ come succedeva per il “Cartellino Gaillo” oppure il “Calcio d’angalo”.

Ecco i nomi veri:
“Producer manager” in verità è “Production manager”
“Rachele Daimo” è “Rachele Doimo”
“Fabio Poglianti” è “Fabio Paglianti”

Il servizio può essere interessante per chi vuole vedere un po’ che cosa voglia dire lavorare in una azienda che fa videogiochi.

Buona visione!

Un saluto televisivo,
Marco

How your work can influence the people’s free time


People do crazy things using our games. This video is one of the examples!
I think they can really have fun making a movie like this.

Related to these thoughts, I like to share with you this episode. Some days ago I had a speech in an high school near Turin. The topic was “The development process in the videogame world“.
When the Motogp 08 movie introduction ended, the crowd clapped with joy….and in this moment I understood that I can be happy because of my job!

Maybe in the following posts I will report carefully the result of my first speech about my job!
It has been a great experience!!

Happy cheers,
Marco

My first Capcom game…MotoGP is coming!

Hello guys.
If you visit this link you can see the result of Milestone’s efforts.
It’s my second videogame and the first one working with one of my favourite publishers, Capcom.
They made in the past some videogames very important for my life of videogame player:
Street fighter, Resident Evil, Ghost ‘n Goblins….

I’m proud to have worked with this company.

Cheers,

Marco

Ecco come mi preparo al matrimonio della prossima settimana…


Dopo curiosità, domande….eccomi nel mio nuovo look pronto per affrontare la vecchiaia imminente (domani è il mio compleanno!!) e le prime due settimane di ottobre.

Esse si preannunciano, lavorativamente parlando, molto molto molto intense…il bello è che è da quando sono tornato dalle ferie (il 18 di agosto) che non mi sto fermando un momento tra progetti IT da portare avanti, build da sfornare come si fosse in una panetteria, progetti ambiziosi e interessanti da trasferire da carta a bit che circolano per la rete.

Vediamo che cosa succederà nelle prossime settimane…intanto buon sabato!!

Un saluto,
Marco

Branching and integration..two hard topics!!!

Hello to everyone!
I have just finished my Perforce course and I’m happy about it. As you can read on the title, these two topics will be my studies in the next weeks.
The London experience hasn’t ended. Tonight I’m having meeting with the IT MANAGER of Rocksteady Studios, sharing the London fun and the working experience. They are finishing an awesome Batman game; tonight I will discover the secrets of London by night!

Last but not least…Perforce guys, thank you for the training course!

Cheers, Marco

Trenitalia e la formazione del personale


Episodio accaduto sul treno delle 18.43 che andava da Milano a Torino.

Premetto che non ho nulla con i controllori che fanno il loro mestiere. Devo constatare però, data ormai la frequenza giornaliera della rete ad Altà Velocità, che pochi hanno un atteggiamento professionale e cordiale durante la loro attività. Posso capire la frustrazione, ma io se avessi un comportamento simile al lavoro sarei licenziato nel giro di poche ore.

Passiamo all’episodio: passa un controllore donna; uno straniero che parlava inglese in modo abbastanza chiaro chiede spiegazioni sulla natura del biglietto. Il controllore risponde biascicando quattro parole quattro, quasi infastidito di dover parlare una lingua straniera (…fantastico quando ha detto “stamped” invece di “printed”). D’altra parte siamo solo nel treno fiore all’occhiello di Trenitalia, quindi sicuramente frequentato da pochisssssssiiiimi stranieri.

Passa da me, presento il mio biglietto e, poiché ero preso nella mia attività al computer, rispondo “Grazie, buona sera” prima del “suo” tempo.
Mi sento rispondere: “Guardi che non me ne sono mica andata, buonasera me lo deve dire dopo.”

….e già questa….per rincarare la dose della carrozza 9, alla fine della perquisizione della carrozza arriva a fare due multe.

1) Il lavoratore: passeggero in possesso del biglietto delle 19.43 (che è un Eurostar che fa Milano – Torino) ma che non passa da Centrale ma da Garibaldi; biglietto pagato con regolare prenotazione, ma la multa è stata di 70 euro in quanto doveva dichiarare al customer care davanti al treno che stava salendo su un locomotore differente da quello del biglietto.
E’ ridicolo in quanto il treno è della medesima “classe” (un eurostar), il chilometraggio è più o meno lo stesso. Giustamente se ci sono delle regole, vanno rispettate, quindi 70 euro.
Il passeggero, dopo aver cercato di capire la logica di questa multa e spiegando che è già una grazia divina se si riesce a prendere un treno precedente per aver finito di lavorare prima, incassa con il pensiero di inserire tutto in nota spese della trasferta.

2) Il recidivo: la nostra “Black Mamba” dei controllori si imbatte nell’ultimo passeggero della carrozza che risulta NON solo senza biglietto, ma si inventa che una certa Fatima nonsochi gli ha fatto il biglietto e non si ricorda il PNR. La nostra eroina allora non solo comincia a fare la sanzione, ma la aumenta a 200 euro la multa in quanto il personaggio si è inventato un codice di biglietto elettronico fittizio.
Comincia allora un siparietto fatto di un atteggiamento spocchioso e autoritario da parte della nostra donna Kill Bill che utilizza parole molto ferroviarie (“per cortesia, vada nel vestibolo ad utilizzare questo linguaggio”) e la vittima ancora più infastidita che comincia a tirarle giù le Sante, andando avanti per un bel po’ di minuti.

Non commento il fatto di aver sanzionato le due persone; se ci sono sono delle regole è giusto rispettarle.
Trovo veramente poco professionale il modo di aver trattato delle persone che, oltre ad essere fatte di un cuore pulsante e di carne, fanno parte di quel gruppo di umani che pagano il tuo stipendio.

Ribadisco: se queste cose venissero notificate in una azienda veramente privata, probabilmente una persona così verrebbe almeno avvertita dalla direzione riguardo questo comportamento irriguardoso nei confronti del cliente.

Cara “Black mamba”, non è poi un episodio isolato la sceneggiata che hai fatto questa sera, ma fa parte di una serie. E’ diventato noto l’episodio di un tentativo di placcaggio perpetrato a due pendolari, regolarmente abbonati Torino Lingotto – Milano, su un treno destinato alla stazione torinese per un problema di percorrenza tra Porta Nuova e Lingotto.

Spero che tu possa rinsavire presto, intanto ti lascio un bel video per cominciare a imparare un po’ di basic di inglese che, ricorda…..serve sulla Torino – Milano perché esistono delle persone di altri paesi che non parlano la tua stessa lingua!

Saluti di ferro!

Marco

Ho scoperto uno dei miei sogni

Logo dell\'associazione
Qualche anno fa, avevo incontrato persone di Ingegneria senza frontiere, un’associazione che a Torino ha sede al Politecnico. L’incontro con gli studenti responsabili era stato molto interessante, con l’unico limite relativo ai progetti che erano ristretti a livello accademico.
Scavando un po’ su Internet, trovo Informatici Senza Frontiere, nata per agire secondo il mio obiettivo che è nascosto per molto tempo: sfruttare la propria professionalità per aiutare situazioni in difficoltà quali le realtà del terzo mondo o più vicine a noi.

In parte questo è uno degli scopi per cui era nata la cooperativa di cui ancora faccio parte come socio La Bussola; adesso con questa associazione nasce una vera e propria rete di professionisti dell’informatica, pronti a mettere a disposizione il loro tempo e le loro risorse professionali per aiutare il mondo a crescere e non solo “una ristrettissima parte”.

Penso che i miei sforzi per acquisire una professionalità di un certo livello ufficialmente siano orientati a poter maturare una esperienza lavorativa che possa essere soddisfacente; l’obiettivo “da sogno nel cassetto” è quello di poter essere di aiuto a realtà in difficoltà con le mie specifiche competenze sia relazionali, sia informatiche.

Ecco perché la scoperta di “Informatici senza frontiere” arriva proprio come una bella notizia.
Vi informerò presto su ulteriori sviluppi, intanto visitate il sito!

In questa settimana intanto conto di capire come farne parte e quindi….cari amici informatici, perché non cliccate sul logo e cercate di farne parte anche voi?

Prendo l’occasione anche per linkare il sito del progetto “Amahoro” che ho cominciato a seguire da vicino per i miei impegni associativi in Azione Cattolica.
Per descrivere meglio questo progetto, vi dedicherò un post nei prossimi giorni.

Saluti,
Marco

Immersive videos

Company logo
Surfing on the web, I discovered this technology. Strange fact of my life, some weeks ago I have met a person that have talked about this kind of video and now I have came across it; in my job, this could be interesting for the intro movies of games, in order to give some touch of interactivity during the loading times. Stop showing passive movies! :):)

Cheers,
Marco