Vai Luciana!!!!

Eccomi dopo l’intervento di riparazione del mio gruppo di continuità che si era “stordito”!!
Volevo un bel post per provare l’introduzione di oggetti YouTube nel mio blog.
Cominciamo con la grande Luciana Littizzetto, che ci fornisce un parere sui DICO e una prova d’attrice con Sabrina.


Buona visione!

Un saluto,
Marco

Rosa colpisce ancora

Rosie O’DonnellRosie O’Donnell è una conduttrice che ha suscitato molto stupore con un intervento durante il suo talk-show, trasmesso dalla ABC. In poco più di 6 minuti è riuscita a condensare il malumore presente in America. Dall’Iran all’Afghanistan, tutte le incognite del governo Bush sono messe sotto osservazione. Il tono è da talk-show, ma è interessante vedere anche le reazioni delle altre partecipanti.

Chissà per quanto riuscirà a continuare lo show…comunque forza Rosie!!!
Per il filmato, andate qui.

Un saluto,
Marco

Per riflettere

Scrive Massimo Gramellini su “La Stampa” di oggi:
“L’analfabetismo religioso degli italiani, certificato da un sondaggio de «Il Giornale», non è sintomo di ateismo ma di ignoranza. Per quanto occorra intendersi: ignorante era mia nonna, che aveva la terza elementare e però guardava «I fratelli Karamazov» alla tele, non essendoci nient’altro, e sapeva ancora distinguere gli Evangelisti dai Magnifici Quattro. L’ignorante moderno è invece un maleducato istituzionale, nel senso che nessuna delle istituzioni deputate a farlo gli insegna più nulla: la famiglia, la scuola, la tv pubblica e tanto meno la Chiesa, che nei secoli bui impediva ai fedeli di accostarsi alle Scritture senza il tramite del prete, mentre oggi sembra aver rinunciato anche a quello. I vescovi non spiegano più lo Spirito Santo o la resurrezione della carne, che ormai persino qualche cattolico fervente ritiene sia una metafora. Discettano di preservativi e famiglie di fatto. E molti parroci sopraffatti dal buonismo – lo ha rilevato Messori – parlano di Gesù come se fosse Veltroni, quando non viceversa.

La Chiesa contemporanea è un impasto di diritti civili e carità. A occuparsi della ragione sociale dell’azienda, il catechismo, è rimasto quel prof vestito di bianco che abita in Vaticano. Ma nemmeno lui che è il vicario di Cristo (e non il successore, come crede il 40% degli intervistati) può compiere il miracolo di rendere meno noiose certe omelie che si ascoltano dai pulpiti. Non c’è mai stata tanta fame di spiritualità in giro. Se però i cuochi continuano a occuparsi d’altro, è naturale che uno finisca per cucinarsela da sé.”

Un saluto,
Marco

Bell’esempio: La Stampa, Adista…

Il 26 marzo pubblico un post relativo ad una lettera di un gruppo di cattolici. Il testo potete trovarlo qui; vi pregherei di leggerlo prima di andare avanti con il post.
Trovate una forte opposizione ai Dico? Non mi sembra. La Stampa invece, prendendo largo spunto da un articolo di Adista, ha deciso di reinterpretare a modo suo la lettera.

Non ho parole.

Un saluto, Marco

“Life is…NOW!!!”

Logo Vodafone
ODISSEA Vodafone, ossia il tentativo di recuperare un numero di telefono cellulare.

Questa mattina mi sono dato appuntamento con un mio amico per riattivare la sua SIM. La classica dimenticanza, non si ricarica la SIM e quindi il servizio di ricezione dopo un anno non è più attivo sul quel numero.
Durante la settimana, provo ad avere un po’ di informazioni e sembra che, in qualche strano modo, la cosa sia fattibile.
Trattasi di operatore VODAFONE, con il quale lavoro abitualmente per i progetti della mia ditta.

La mia domanda:
“Posso riattivare la mia SIM a fronte dell’ultima ricarica avvenuta nel gennaio 2006?”

Negozio n.1 (durante la settimana):
“…ma certo che lo può fare, devo solo andare al punto centrale; lì possono effettuare queste operazioni”
Cliente del negozio n.1 che era in attesa: “Guardi io l’ho fatto al punto X qui vicino poco tempo fa.”

Negozio n.2 – il punto centrale (operatore molto gentile)
:
“No, non è possibile! Al massimo possiamo inserire un messaggio per due mesi che le indichi il cambio numero; attenzione però è passato più di un mese; questo servizio si può attivare solo a 30 giorni dalla disattivazione, quindi…deve arrivare la mia collega del 190 e poi si vedrà.”

Negozio n.3 – il punto X (operatore decisamente scazzato, dopo aver servito una signora anziana che, in un negozio Vodafone, voleva ASSOLUTAMENTE passare la sua SIM a TIM, perché Vodafone era cara):
“Mai sentito una cosa del genere, non potete fare nulla, avete perso il numero!”

Risultato: dopo aver passato tutta la mattinata a girare, finalmente abbiamo ottenuto, a fronte dell’acquisto di una nuova SIM da 10 euro, il messaggio di cambio numero per DUE mesi sulla SIM disattivata. All’inizio doveva essere di quattro mesi, ma l’operatrice del 190 fa: “Non lo posso fare adesso, tornate fra due mesi, magari riuscite a prolungarlo!”, con un tono da estrazione della lotteria. Raggiungere questo obiettivo sembra quasi vincere alla lotteria della Green Card.

Sono esterefatto. Tre punti visitati – tre notizie differenti. Grande Vodafone! Chissà se chiedo la stessa cosa a Totti e Gattuso che cosa mi rispondono.

Un saluto,
Marco

Fortuna che non siamo in Spagna…

Logo Trenitalia
Questa mattina vado in trasferta a Piacenza per un gentil cliente.
Ore 7.45 Eurostar Torino – Lecce: decido di prendere la prima classe, così lavoro, ho il tavolino e tutti i comfort.
Prenoto il posto, mi dirigo verso la carrozza, entro e….GELO!
Decido di aspettare un po’, in modo che la carrozza si scaldi. Mi infilo il giaccone e attendo un inutile innalzamento della temperatura. Nulla. L’unica compagna di carrozza presente decide di spostarsi verso una carrozza adiacente; si rivela meno gelida della precedente, ma sempre a livelli da freezer.
Dopo un po’ la seguo e continuo a lavorare come fossi all’aperto. E’ vero che ti danno il dolcetto, da bere e il giornale, ma rischiare il congelamento per un viaggio di lavoro mi sembra eccessivo. Arrivo con circa una decina di minuti di ritardo a destinazione.
Costo: euro 31

Ritorno – Regionale Piacenza Torino: prendo un regionale, almeno questo risulta sufficientemente caldo, ma arriva anche lui con i suoi bei 10 minuti di ritardo. Costo: euro 14 o giù di lì sempre per la prima classe.

E’ vero che non siamo in Spagna (non sono tollerati sui treni oltre i 5 minuti di ritardo), non è possibile però che su due viaggi normali fatti, comunque ci sia sistematicamente ritardo! Cercherò di trasferirmi in Svizzera.

Un saluto, Marco

Alessandria, grazie!!!

Santa Maria di Castello - Alessandria
Il post domenicale è dedicato ai miei parenti che, come al solito, hanno accolto me e la mia famiglia in modo splendido nella ridente Alessandria. Potete ammirare la bella chiesa della piazza che ci ha tenuto compagnia in queste ore domenicali.
Grazie ancora e vi attendiamo a Torino!

Un saluto, Marco

The No Asshole Rule: Building a Civilized Workplace and Surviving One That Isn’t

La copertina del libroGli americani si distinguono per uscire con delle pubblicazioni quantomeno curiose. Questa, oltre che curiosa, è molto diretta.
Volete un manuale che vi permetta di sopravvivere alla giungla dell’ufficio?
“…come costruire un ambiente di lavoro civile e sopravvivere a uno che non lo è!” Ecco l’obiettivo di questo libro curioso che mi accingo ad ordinare. Nel frattempo mettete alla prova la vostra “cattiveria” con questo test!

Un saluto, Marco