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Piacenza – Torino: un veloce ritorno di 5 ore

Crash macchina biglietteria automatica
Di ritorno da una trasferta altalenante da Piacenza, sperimento il gusto dello sciopero di Trenitalia: 5 ore per arrivare a Torino, tra domande, risposte non date o chiare come un quesito della Susi da parte del poco personale che era presente…insomma una avventura.
Arrivati finalmente ad Alessandria cerco di fare il biglietto per un Eurostar che sarà declassato a rapido di lì a poco…e che ti vedo!! Due postazioni di biglietteria automatica: la prima manifestava un chiaro “sportello chiuso”; la seconda mostrava questa fantastica schermata con l’elenco di parte dei processi che giravano e girano nelle biglietterie automatiche di Trenitalia: un bel syslog per gli eventi/allarmi, un telnet daemon per la gestione a linea di comando e così via.
Dopo la contentezza di avere visto un po’ di cose interessanti e dopo un po’ di smanettamenti cercando di resettarla, ho desistito e mi sono cercato una bella rivista da leggere….e vabbé….

Un saluto sul binario del relax,
Marco

Il mio faticoso weekend

Il mio laboratorio
Questo weekend si è rivelato all’insegna del lavoro. Brutta bestia lavorare di sabato e domenica, non tanto per l’attività in sé (che comunque era interessante), quanto al fatto che non si stacca mentalmente e sai anticipatamente che il successo della tua azione non verrà assolutamente riconosciuto (…purtroppo!).
Per la gloria quella che vedete sopra questo scritto (e che potete assaporare qui in dettaglio) è l’immagine del laboratorio di simulazione che ho allestito per fare in modo che una commessa per un cliente MOOOOLTO importante possa terminare senza troppe preoccupazioni per quanto riguarda la parte di rete.
Da questa settimana partiranno le installazioni e qui voglio vedere….4 sedi, 2 persone…come faremo?
…misteri della ditta per cui lavoro!!!

Un saluto affaticato,
Marco

Viva l’estate

Schermata del gioco
In attesa dell’estate ecco a voi un bel gioco di pallavolo corredato dalla versione del MAME corrispondente.
Si tratta di una perla in quanto le versioni del MAME successive introducono un problema che rende il gioco esasperatamente lento.
Senza saper né leggere, né scrivere scompattate, andate nella cartella e cliccate due volte su “start.bat”.
Semplice no?

Da giocare in quattro assolutamente!!!

Un saluto,
Marco

Nella mia carta di credito….un computer!!

Smart card
Trascrivo dal foglio della Sanpaolo IMI:
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Gentile Cliente,

come noterà sulla sinistra della nuova carta di credito che trova in allegato, oggi c’è un nuovo piccolo dispositivo color oro. Questa carta è dotata di Microchip: un piccolo computer che si aggiunge alla tradizionale banda magnetica già in uso.
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Va bene che il microchip partecipa al processo di autenticazione e storage delle transazioni, ma da qui a chiamarlo computer…la definizione mi sembra un po’ “da commerciale”!

Per adesso mi informerò navigando qua e là sulle reali potenzialità del mio computer in una tasca!

Un saluto,
Marco

Trasferta strip

Definizione: intervento effettuato presso il cliente per farsi vedere, per distrarlo e prendere tempo nei confronti di altre attività. Solitamente effettuato da una persona che non ha mai visto il progetto e che si è vista coinvolgere fondamentalmente per caso. Nonostante i risultati pessimi che porta una strategia di questo tipo, continua ad essere frequentemente utilizzata nel contesto lavorativo italiano.

Solitamente si arriva sempre con uno apparato nuovo da far provare oppure con un tool quasi magico da far girare per far “passare” il problema di cui è affetto il sistema. Puntualmente il sistema è come prima, anche perché, per ovvi motivi, la magia non ha funzionato.

Nessuna altra parola.

Un saluto,

Marco

Logo originale della serie televisiva Mission Impossible
Oggi mi merito un cerchietto rosso! Sono stato un piccolo mago dei Cluster Microsoft!!!
Trasferta a Milano presso la sede di una forza dell’ordine; obiettivo: resuscitare un cluster delle forze dell’ordine che non riusciva più a tirare su lo storage condiviso.

Dopo 1000 peripezie, l’intervento riesce alla perfezione.

…e dopo questa giornata mi porto a casa le seguenti considerazioni:
1) “Don’t stop believin’” come dicono i Journey: NON MOLLARE MAI!!! Anche nel momento dello sconforto, è bastato osservare una piccola finestra di tempo di speranza (il poco tempo in cui le unità condivise dello storage erano rese accedibili) e partire da lì per risolvere il problema
2) RAID 5: una menata? E’ venduta come panacea per i fallimenti dei dischi fissi, ma è già la terza volta che mi trovo nelle condizioni di un fallimento di dischi e non ho un ripristino così “tranquillo” dei dati
3) Il servizio Cluster Microsoft: è bastato un file da 32 kappa corrotto per far piantare un cluster che, seppur vecchio, aveva fatto il suo sporco lavoro.

Siamo sicuri che tutta questa tecnologia ci faccia bene? BOH!!!

Un saluto,
Marco